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Ecco che la più tradizionale delle ricette, nella sua versione veneziana, diventa la migliore espressione di un’arte votata alla continua ricerca e innovazione.
Ci vogliono oltre due giorni di lavorazione e una lievitazione progressiva di circa 36 ore dell’impasto per arrivare al capolavoro finale del panettone di Francesco Sposito, frutto di un’attenta selezione delle materie prime: farine del Molino Dallagiovanna, burro di Normandia, vaniglia del Madagascar e poi miele di acacia per armonizzare e bilanciare note di agrumi canditi e uva passa di zibibbo.
Questi alcuni degli ingredienti che ritroverete in un impasto che pare un ossimoro: soffice e denso all’unisono. Se infatti il lievitato, fin dalla sola vista, appare una morbida nuvola dorata, la sua trama, invece, dallo spiccato profumo di cannella, diventa filante ed elastica.
Il palato si fa cremoso, grazie ai pregevoli canditi che arricchiscono un’uniformità fioccosa e dove il burro padroneggia senza primeggiare. Gusto complesso ed equilibrato.
Finemente ricoperto da glassa con mandorle grezze, presenta un gusto complesso ed equilibrato.
Il Panettone di Francesco Sposito, custodito in una raffinata ed elegante confezione ideata in collaborazione con l’artista di fama internazionale Vanni Cuoghi, è una sfida al panettone classico, un ritorno al gusto della semplicità, perché per raggiungere l’eccellenza del gusto l’artigianalità non scende mai a compromessi.
